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Perugia open city

La mancanza dello stato di degrado e di incuria di una città è la carta di identità della sua sana politica.

Noi denunciamo i problemi aspettando che l'Amministrazione comunale faccia il suo dovere.



Sanare i piccoli problemi significa creare solide fondamenta alla realizzazione delle grandi opere!


Il Trasimeno e i motivi della sua valorizzazione.

(le sue problematiche e le eventuali soluzioni)

di Giampiero Tamburi (Perugia Open City)

Poche volte, come in questo periodo di siccità, il lago ha avuto un calo così notevole nella sua portata d'acqua!

L'immissario dell'Anguillara:

Il progetto dell'Anguillara per il Lago Trasimeno è stato realizzato nel 1958. Questo immissario artificiale è stato costruito per due scopi principali: aumentare il livello dell'acqua del Trasimeno, che rischiava di impaludarsi, e controllare i flussi verso il Lago di Chiusi, che era a rischio di esondazione.

Questo sistema idrografico collega il Trasimeno a quattro torrenti: Tresa, Rio Maggiore, Moiano e Maranzano. Il complesso sistema idraulico include chiuse con paratoie metalliche, un laghetto di raccolta acque, ponti, caselli idraulici, sifoni e canali derivatori.

Ma nonostante questi lavori nel tempo realizzati, il Lago Trasimeno, con la sua bellezza e importanza storica, affronta tutt'ora diverse sfide che ne limitano la valorizzazione. Alcuni dei motivi principali includono:

Problemi ambientali: La scarsa profondità del lago (massima di 6 metri) lo rende vulnerabile a fenomeni di modifica il suo equilibrio ecologico (eutrofizzazione) e inquinamento. Questo può influire negativamente sulla qualità dell'acqua e sull'ecosistema locale.
Gestione delle risorse idriche: La regolazione del livello dell'acqua è complessa e dipende da vari fattori, tra cui il clima e l'uso delle risorse idriche per l'agricoltura.
Infrastrutture turistiche: Sebbene ci siano iniziative per promuovere il turismo, le infrastrutture potrebbero non essere sufficientemente sviluppate o mantenute per attrarre un numero maggiore di visitatori.
Conservazione del patrimonio naturale: La necessità di proteggere l'ecosistema fragile del lago può limitare alcune attività turistiche e di sviluppo.
Nonostante queste sfide, ci sono stati sforzi per migliorare la situazione, come la creazione del Parco Regionale del Lago Trasimeno nel 1995, che mirava a proteggere l'ambiente e promuovere un turismo sostenibile.

Ma è risultato evidente che gli immissari del Lago, come il Pescia, il Paganico e l'Anguillara, non hanno funzionato correttamente per diverse ragioni:

Scarsità d'acqua: Durante periodi di siccità, la quantità d'acqua che questi torrenti possono apportare al lago è insufficiente.
Problemi strutturali: Il canale artificiale Anguillara, ad esempio, è parte di un sistema idrografico complesso che può presentare problemi di manutenzione o malfunzionamenti.
Deviazioni storiche: Alcuni torrenti, come il Tresa e il Rio Maggiore, sono stati deviati storicamente per ridurre gli allagamenti, limitando così il loro contributo al Trasimeno.
Equilibrio ecologico: Il lago ha un ecosistema delicato e un equilibrio idrico precario, che rende difficile mantenere un livello d'acqua stabile.
Questi fattori combinati rendono spesso insufficiente l'apporto idrico degli immissari per soddisfare le esigenze del lago.

Concludendo il lago Trasimeno e il suo parco regionale, per l'Umbria, rappresentano una risorsa naturale, culturale ed economica di grande valore ed è necessario che tutti gli sforzi che la politica possa e debba fare, per mantene efficiente il suo stato, siano adeguati e innovativi per dare i migliori risultati possibili. Altresì, dove sia possibile, individuare e mettere in atto soluzioni immediate ed efficienti per raggiungere lo scopo prefissato.


PERUGIA. CRIMINALITÀ E DROGA NEI QUARTIERI.

di Giampiero Tamburi

Porta Sant'Angelo è un quartiere di Perugia che, come molte zone urbane, ha visto evoluzioni significative nel corso della sua storia, inclusi, purtroppo, fenomeni di criminalità e spaccio di sostanze stupefacenti.Il quartiere è una delle porte storiche della città, risalente al periodo etrusco e romano che, nel corso dei secoli, ha mantenuto una sua identità ma ha anche dovuto affrontare sfide legate a cambiamenti demografici e sociali. Negli ultimi decenni, l'urbanizzazione e l'immigrazione hanno portato a un aumento della diversità culturale, ma anche a problematiche legate alla sicurezza.Negli ultimi decenni, il fenomeno dello spaccio di droga è diventato una preoccupazione crescente in diverse aree di Perugia, incluso il quartiere in oggetto. Le autorità locali hanno segnalato un aumento dell'attività di spaccio, spesso associata a gruppi di giovani e a reti di traffico organizzato. Le dinamiche di questo fenomeno sono influenzate da fattori economici, sociali e dalla presenza di consumatori vulnerabili nella zona.

Recentemente, sono emersi dettagli su un'organizzazione criminale che utilizzava Perugia come base per il traffico di eroina proveniente dall'Olanda. Questo traffico coinvolgeva diverse persone e aveva un impatto significativo sulla comunità locale.Da ciò, le forze dell'ordine, hanno intensificato i controlli e le operazioni nei quartieri più colpiti dalla criminalità. Sono state implementate strategie di prevenzione, come il potenziamento della sorveglianza e iniziative di sensibilizzazione per coinvolgere la comunità nella lotta contro lo spaccio. Inoltre, sono stati avviati progetti di riqualificazione urbana per migliorare la qualità della vita e ridurre il degrado.Va anche detto che, nel quartiere, sono state poste in atto diverse iniziative positive. Tra le altre, l'associazione Ya Basta! Perugia che ha lavorato per cinque anni per la sua riqualificazione, nonostante le difficoltà e gli atti di vandalismo nei suoi confronti.

Anche Piazza Grimana dove inizia Corso Garibaldi, la via più significativa del quartiere, è stata teatro di diversi episodi di spaccio di droga. Tanto per citare un fatto tra i tanti, recente nel tempo, il 19 agosto 2024 un uomo di 31 anni è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. È stato sorpreso con 50 grammi di hashish suddivisi in sette involucri. Questo arresto è avvenuto vicino al campetto di basket davanti all'Università per Stranieri di Perugia.Inoltre, ci sono stati episodi di violenza nella stessa zona, con risse e accoltellamenti che hanno sollevato enormi preoccupazioni tra i residenti.

Porta Sant'Angelo, come molte altre aree urbane, sta da tempo affrontando serie sfide legate alla criminalità e allo spaccio. Tuttavia, la risposta delle autorità e il coinvolgimento della comunità sono fondamentali per affrontare questi problemi e promuovere un ambiente più sicuro e inclusivo. Per questi motivi, Perugia Open City, è speranzosa che la nuova amministrazione comunale sia più sensibile alle politiche ambientali e collabori maggiormente con le associazioni locali ponendo, con ciò, le basi, ancora più solide delle precedenti, per migliorare la vivibilità dello storico quartiere di Posta Sant'Angelo che rappresenta, per la città intera, una parte importante della sua storia.

Giampiero Tamburi (Perugia Open City)


PERUGIA. ESPLORANDO GLI SPAZI VERDI

di Giampiero Tamburi

VITTORIA FERDINANDI ha delineato un programma ambizioso per il futuro di Perugia, concentrandosi su diversi temi chiave:Coesione sociale: intendendo promuovere l'inclusione sociale e ridurre le disuguaglianze, con particolare attenzione alle periferie e alle comunità più vulnerabili.

Opportunità per i giovani: incentivando l'occupazione e l'imprenditorialità giovanile.

Cultura e turismo: valorizzando il patrimonio culturale di Perugia, migliorando l'offerta turistica e promuovendo eventi culturali che possano attrarre visitatori e residenti.

Sostenibilità ambientale: promettendo di investire in progetti di sostenibilità ambientale, come la mobilità dolce e la riqualificazione degli spazi verdi.

Sanità e benessere: migliorare l'accesso ai servizi sanitari e promuovere il benessere dei cittadini sono tra le priorità del suo mandato.

Innovazione e digitalizzazione: con l'obiettivo di rendere i servizi comunali più efficienti e accessibili attraverso l'uso delle nuove tecnologie.

Nulla da eccepire! Questi sono alcuni dei progetti che Vittoria Ferdinandi ha in mente per il futuro di Perugia ma, ne esiste un altro di uguale importanza per il benessere dei cittadini su cui "Perugia Open City" si è battuta e seguiterà a farlo: il verde pubblico che insiste nella nostra città

Gli spazi verdi di Perugia, pur essendo numerosi e variegati, presentano alcune criticità che i cittadini hanno segnalato:Manutenzione insufficiente: Alcuni parchi e giardini soffrono di una manutenzione non adeguata, con erba alta, rifiuti e attrezzature danneggiate.

Accessibilità: Non tutte le aree verdi sono facilmente accessibili, soprattutto per le persone con disabilità o per le famiglie con passeggini.

Sicurezza: In alcune zone, la percezione di sicurezza è bassa, con segnalazioni di atti vandalici e scarsa illuminazione notturna.

Servizi limitati: Molti parchi mancano di servizi essenziali come bagni pubblici, aree picnic attrezzate e punti di ristoro.

Coinvolgimento della comunità: C'è una richiesta crescente di coinvolgere maggiormente la comunità nella gestione e nella cura degli spazi verdi, attraverso iniziative di volontariato e progetti partecipativi.

Questi sono alcuni dei principali problemi che i cittadini di Perugia hanno evidenziato da molto tempo, riguardo agli spazi verdi.

A Perugia, la gestione degli spazi verdi è un tema di grande importanza. Ci sono diverse iniziative per mantenere e migliorare le aree verdi, ma alcune zone potrebbero non ricevere la manutenzione necessaria. Ad esempio, il Comune di Perugia ha affidato la gestione di alcuni spazi verdi a varie associazioni locali, come l'Associazione Culturale "Ri Vivi Borgo Sant'Antonio". Tuttavia, la manutenzione straordinaria rimane di competenza dell'amministrazione comunale.

Questi sono i così detti "spazi verdi blasonati" di Perugia: Clicca qui

Inoltre, ci sono oltre 300 (che Perugia Open City chiama "mini spazi verdi" perché senza nome) aree verdi in città che possono essere prese in gestione da associazioni, pro loco, circoli, comitati, condomini e organizzazioni di volontariato senza finalità di lucro; beninteso che l'amministrazione si faccia carico degli oneri finanziari. Questo può aiutare a garantire che più spazi verdi ricevano l'attenzione necessaria.
Noi speriamo; anzi siamo sicuri, che la nostra amministrazione comunale prenderà atto della precaria situazione del verde pubblico urbano e compatibilmente con le necessarie risorse economiche, quanto prima, si renderà attiva per sanare questa situazione.

Giampiero Tamburi (coordinatore Perugia Open City)


"SARÒ IL SINDACO DI TUTTI"

di Giampiero Tamburi

Non c'è una sola volta, da che ho avuto la possibilità di seguire i comportamenti dei nuovi sindaci eletti, che, nei loro ringraziamenti, abbiano mancato di pronunciare questa frase, giurando che sarebbe stato così nei loro cinque anni da mandato.

Recentemente, non mancando alla tradizione, anche la nostra nuova sindaca di Perugia ha pronunciato questa frase!

Ma poi? Siamo sinceramente convinti che abbiano detto la verità? Ovvero; se non è stata buttata lì per attirarsi più simpatie (politiche) dai cittadini o far capire alle opposizioni la determinazione di andare avanti qualsiasi cosa accada, siamo sicuri che abbiano veramente la capacità di capire come comportarsi per mettere in pratica quello che hanno promesso?

Per concretizzare la frase "Sarò il sindaco di tutti," un sindaco neo eletto non dovrebbe mancare, se l'intenzione è reale, di adottare diverse strategie e azioni pratiche specifiche, come:

Inclusività nelle decisioni:

Coinvolgere cittadini di diverse fasce d'età, background e opinioni nelle decisioni importanti attraverso consultazioni pubbliche, sondaggi e assemblee cittadine.

Trasparenza:

Mantenere una comunicazione aperta e trasparente con la comunità, informando regolarmente i cittadini sulle decisioni prese e sui progetti in corso.

Accessibilità:

Garantire che il sindaco e l'amministrazione comunale siano facilmente accessibili ai cittadini, attraverso incontri pubblici, orari di ricevimento e canali di comunicazione online.

Equità:

Assicurarsi che le risorse e i servizi comunali siano distribuiti equamente tra tutte le aree della città, senza favoritismi.

Collaborazione con le associazioni locali:

Lavorare a stretto contatto con associazioni, gruppi di volontariato e altre organizzazioni locali per affrontare le esigenze specifiche della comunità.

Promozione della coesione sociale:

Organizzare eventi e iniziative che promuovano l'integrazione e la coesione sociale, come feste di quartiere, attività culturali e sportive.

Ascolto attivo:

Essere sempre disponibile ad ascoltare le preoccupazioni e i suggerimenti dei cittadini, dimostrando empatia e volontà di risolvere i problemi.

Con questi comportamenti i nuovi sindaci (e diciamo pure che in questo frangente a noi di Perugia Open City interessa la nostra Vittoria Ferdinandi) potrebbero dimostrare concretamente la loro volontà reale di impegno a essere il "sindaco di tutti" e a costruire una comunità più unita e partecipativa.

Giampiero Tamburi (Coordinatore di Perugia Open City)


LA GESTIONE DEI RIFIUTI PUBBLICI E DELLE STRADE.

di Giampiero Tamburi

I cittadini di Perugia, da molto tempo, hanno espresso crescente insoddisfazione riguardo alla gestione dei rifiuti pubblici.

Le principali critiche riguardano la frequenza della raccolta, la pulizia delle strade e l'efficacia delle misure di controllo.Raccolta dei Rifiuti.
Molti residenti lamentano che la raccolta dei rifiuti non avviene con la frequenza necessaria, causando accumuli di spazzatura nei quartieri. Un problema particolarmente evidente nelle zone periferiche, dove i cassonetti spesso traboccano, creando disagi e problemi igienici, specialmente in estate con il caldo eccessivo.
Ugualmente la frequenza di raccolta dovrebbe essere intensificata durante il periodo invernale dove gli studenti sono, in città, temporaneamente residenti per la frequentazione delle lezioni universitarie, aumentando notevolmente la quantità di rifiuti da smaltire.


Pulizia delle Strade.
Un altro punto critico è la pulizia delle strade.

Nonostante gli sforzi, fino ad ora fatti, del Comune e della GEST s.r.l., l'azienda incaricata della gestione dei rifiuti, molti cittadini ritengono che le strade non siano mantenute adeguatamente pulite. La presenza di rifiuti abbandonati e la mancanza di interventi tempestivi sono tra le principali preoccupazioni.Controlli e Sanzioni.
Anche se il Comune di Perugia sembri che abbia intensificato i controlli e le sanzioni per chi non rispetta le norme sulla gestione dei rifiuti resta, comunque, una generale lamentela nell'affermare che queste misure non sono sufficienti a risolvere il problema degli abbandoni incontrollati, soprattutto nelle vicinanze delle isole ecologiche.Proposte dei Cittadini.
Per affrontare e risolvere queste problematiche, i cittadini propongono diverse soluzioni, tra cui:-Aumento della frequenza della raccolta dei rifiuti specialmente nelle aree più critiche.
-Miglioramento della pulizia delle strade, con interventi più frequenti e mirati.
-Maggiore sensibilizzazione con campagne informative per educare la popolazione sulle corrette modalità di smaltimento dei rifiuti.
-Potenziare i controlli utilizzando tecnologie come le fototrappole per monitorare le aree più problematiche.

La speranza dei cittadini
Si spera che il comune di Perugia, con il nuovo sindaco e la sua Giunta, concretamente facciano i dovuti passi necessari per migliorare il servizio e rispondere alle esigenze della gente, collaborando con le autorità locali e le aziende di gestione dei rifiuti, per trovare soluzioni efficaci e sostenibili ricordandosi sempre che la mancanza di degrado e di incuria di una città è la carta di identità della sua buona politica!

Giampiero Tamburi (Coordinatore di Perugia Open City)


NUOVO SINDACO, NUOVA POLITICA.

di Giampiero Tamburi

Speriamo in un miglioramento dell'ambiente urbano di Perugia:

Da qualche giorno l'amministrazione comunale di Perugia è cambiata: ora è una coalizione di sinistra che ha la responsabilità della città con il nuovo sindaco.

Dopo i giusti festeggiamenti per la vittoria raggiunta, è arrivata l'ora di iniziare a gestire le situazioni che hanno, per i cittadini, la massima necessità di essere sanate: mi riferisco agli spazi verdi, alle condizioni disastrate delle strade urbane e, sopratutto, alla criminalità che agisce indisturbata nei vari quartieri!

È importante che l'ambiente urbano sia curato e sicuro per tutti i cittadini.

Tuttavia, per affrontare le questioni legate al verde pubblico, alle strade e alla criminalità, è necessario che la nuova amministrazione abbia un approccio olistico che coinvolga diverse sfere; le forze dell'ordine, le associazioni di quartiere e i cittadini stessi. Per quanto riguarda il verde pubblico, se vogliamo che ritorni allo splendore di un tempo passato, è importante garantire una efficace a costante manutenzione dei parchi e dei giardini pubblici nonché, dove sia possibile, incentivare la creazione di nuove aree verdi all'interno della città. Questo non solo contribuirà al benessere dei cittadini, ma anche alla qualità dell'aria e all'abbassamento delle temperature in estate. Anche per quanto riguarda le strade, è importante garantire una manutenzione costante che dia la relativa sicurezza stradale migliorando la viabilità. Inoltre, potrebbe essere utile pianificare interventi di riqualificazione urbana per migliorare l'aspetto estetico della città. Infine, per affrontare, con efficacia, la criminalità nei quartieri, è di fondamentale importanza promuovere la collaborazione tra le forze dell'ordine, le istituzioni locali e la comunità. Iniziative di prevenzione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini possono contribuire a creare un ambiente più sicuro e solidale. Ma, per realizzare tutto ciò, è importante che la politica comunale faccia in modo che i cittadini partecipino attivamente alla vita della propria comunità, con la possibilità di essere ascoltati, dalle autorità competenti, nelle segnalazioni delle eventuali problematiche esistenti, contribuendo alla realizzazione di progetti e iniziative volte al miglioramento della qualità della vita in città.

Giampiero Tamburi ( Perugia Open City)


IL VERDE PUBBLICO E L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PERUGIA.

di Giampiero Tamburi

L'Amministrazione comunale targata Romizi sta per terminare. Chi prenderà il suo posto (destra o sinistra) ha solo una importanza politica che nel contesto di questo articolo è molto relativa. L'Amministrazione uscente ha preso, nei dieci anni di gestione della nostra Perugia, decisioni ben fatte ed altre meno consone e discutibili.

Se la vediamo dal punto di vista che riguarda il verde pubblico, dobbiamo sicuramente ammettere che la carenza nella sua manutenzione, a parte alcuni parchi "blasonati", è stata di una mancanza stratosferica!

L'attenzione che un sindaco, di qualunque estrazione politica sia, deve porre al verde pubblico è indiscutibilmente essenziale per garantire spazi esteticamente gradevoli, salubri e sicuri per la comunità.

Ma cosa è mancato, in questi 10 anni di amministrazione cittadina, (e forse da molto più tempo) per quanto riguarda il delicato aspetto dei parchi pubblici che siano grandi o piccini, per gestirli al meglio?

Per una corretta gestione del problema la prima ed essenziale operazione da tener presente, per una pianificazione e gestione, è quella di una reale ed aggiornata mappatura delle aree verdi.

A tal proposito ricordiamo che, l'amministrazione precedente, alle Romizi, ha dichiarato a suo tempo di averlo fatto ma, Perugia Open City, è sicura che il lavoro fatto non è stato per nulla esaustivo per le vere e concrete necessità dei numerosi spazi verdi (grandi e piccoli) che abbiamo la fortuna di avere nella nostra città.

Perché mappare le aree verdi non vuol dire solo essere a conoscenza della sua reale estensione planimetrica ma sicuramente, cosa ancora più necessaria, tenere un inventario (aggiornato) delle specie vegetali presenti per poter sviluppare corretti piani di manutenzione dettagliati, necessari alle medesime secondo il loro specifico bisogno, definendone, necessariamente, la frequenza delle stesse.

Nella loro pianificazione e gestione dovrebbe, tra le altre necessità, essere presa in seria considerazione una potatura regolare e periodica per mantenere la forma, la salute e la sicurezza degli alberi, secondo la loro natura, avendo una severa attenzione alla loro salute onde rilevare eventuali segni di malattie ed infestazioni per porvi immediato rimedio.

Da non sottovalutare, altresì, i sistemi di irrigazione.

È fondamentale Installare sistemi di irrigazione automatizzati e a basso consumo idrico.

Come pure una irrigazione adeguata secondo la specie, assicurandosi che le piante ricevano la giusta quantità di acqua, evitando sia l'eccesso sia la carenza.

Come l'irrigazione, altrettanto fondamentale è la concimazione e il controllo delle specie infestanti, il che significa:

Preferire concimi organici per migliorare la qualità del suolo ed Implementare metodi di controllo delle infestanti che siano sicuri per l'ambiente e per la salute umana.

Una manutenzione efficace del verde pubblico contribuisce a migliorare la qualità della vita, promuove la biodiversità e rende le città più vivibili e sostenibili.

Per tali motivi rivestono importanza vitale la raccolta regolare dei rifiuti, mantenendo le aree verdi pulite con raccolte regolari dei medesimi.

Come pure,importantissimo, è l'accessibilità alle infrastrutture esistenti nelle rispettive aree.

Mantenere i sentieri e le strutture (panchine, aree gioco, ecc.) in buone condizioni, assicurarsi che le medesime siano accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità.

Una attenta Amministrazione dovrebbe, oltre che alle cose dette, porre attenzione, per un miglioramento continuo, ed accogliere feedback dai cittadini per migliorare i servizi di manutenzione, nonché rivedere e aggiornare i piani di manutenzione in base ai cambiamenti climatici e alle nuove conoscenze tecniche.

Ma forse tutto ciò è pura "fanta-amministrazione" perché sappiamo tutti bene che nessuno è perfetto.

G. Tamburi (coordinatore Perugia Open City)


SIGNORI; VI PRESENTO I PICCOLI SPAZI VERDI DI PERUGIA!

di Giampiero Tamburi

Noi di Perugia Open City non ci stancheremo mai di parlare dei piccoli spazi verdi della nostra città lasciati, per la maggior parte dell'anno, completamente senza manutenzione!

E come sarebbe possibile sopportarli nelle condizioni in cui sono lasciati?

Non parliamo solo della stagione del taglio dell'erba ma, sfortunatamente, di una condizione permanente alla quale i cittadini, dove hanno la malaugurata sorte di abitare nelle vicinanze di questi "campetti", per tutto l'anno devono sopportare.

Certo, è evidente che non si chiede la perfezione perché neanche la natura ci delizia di questa condizione ma un minimo di dignità si: i cittadini la vogliono.

È chiedere troppo? Noi pensiamo di no!

Comprendiamo anche che il verde pubblico (fortunatamente) abbonda nella città di Perugia ma capiamo anche che se la manutenzione che offre la politica del comune, non riesce a soddisfare le minime esigenze che i perugini hanno il diritto di avere, significa che qualcosa nella gestione di queste problematiche non funziona. A dirla senza peli nella lingua, o a chi dovrebbe non interessa la questione o non sono capaci di organizzarsi per dare una parvenza di interesse sulla questione del verde pubblico minore dell'urbanità!

G. Tamburi (coordinatore di Perugia Open City)



LA PRIMAVERA A PERUGIA.

di Giampiero Tamburi

L'erba cresce vigorosa nei campi e nelle città.

La primavera, al contrario del comune, fa il suo dovere rendendoci grazia di quello che si può offrire.

Mentre, i signori che a suo tempo abbiamo eletto con la nostra volontà nelle urne, per gestire (ed è ora di rinnovare il nostro voto) la nostra città, non si comportano adeguatamente per sistemare sia le vie della nostra bella Perugia quanto e soprattutto, il verde pubblico ridotto ad una massa informe di erba dove, in alcuni piccolo spazi verdi, è cresciuta fino a 2 metri di altezza.

Detta in altre parole e a tutto fiato, la manutenzione che il comune e quindi la sua politica, effettua sugli spazi verdi, a differenza di alcuni parchi blasonati, è molto scarsa se non addirittura nulla.

Poi, come se i cittadini che abitano in alcune zone nei confronti di altri che vivono in parti della città considerate di serie "A", sono sistemati di una categoria inferiore, chissà per quale oscura ragione.

Questo è sicuramente il caso del quartiere Pallotta (dove le foto sono state scattate, nella giornata del 1° maggio) da sempre lasciato molto indietro rispetto alla cura che se ne ha di altri.

Ecco il maggio politico di Perugia che sta arrivando; con poche rose e tante spine!

G.Tamburi (Perugia Open City)



Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare!

di Giampiero Tamburi

Con il nostro Comune anche l'oceano, quando si tratta di effettuare dei lavori di manutenzione!

Era il 5 di febbraio quando, dopo la segnalazione della nostra associazione ("Perugia Open City") e la pubblicazione sul Corriere dell'Umbria del 1 febbraio, l'efficienza delle squadre del Comune ha posto l'avviso del divieto di sosta in un tratto di via Jacopone da Todi per effettuare la nuova bitumatura.

I residenti, finalmente hanno tirato un sospiro di sollievo, vedendo che le loro richieste venivano soddisfatte ma, constatato l'evidenza dei fatti, è risultato solamente uno "scherzo carnevalesco" dello stesso Comune perché a tutt'oggi, 22 di febbraio, non si è visto nessuno a sistemare bel benedetto tratto di via transennato!

Forse nell'antica via "dei pozzi" come veniva chiamata la strada vicinale che ora ha il nome di Via Jacopone da Todi, aleggia una maledizione? Se così fosse ai residenti non resta altro che chiamare un esorcista per farla togliere!

G. Tamburi (Perugia Open City)


di Giampiero Tamburi

QUASI INCREDIBILE!

Da un piccolo problema una grande verità!

"...e Pippo non lo sa!".

Così recitava una vecchia canzone degli anni '39.

chissà, se invece, il nostro sindaco lo sa come le sue squadre di manutenzione delle strade effettuano i lavori di ripristino delle medesime?

Ma di quale strada si tratta? Sempre lei? Si!

Via Jacopone da Todi!

Una strada che dagli anni '60 non vede una nuova bitumatura è costretta, suo malgrado, di vedersi offesa da dei lavori di manutenzione che offenderebbero anche le strade più misere di Perugia.

"Perugia Open City" è dispiaciuta di ritornare sempre a raccontare le stesse storie di cattiva gestione delle strade ma, come dimostrano l'evidenza dei fatti, non ne può fare a meno.

Come sarebbe più dignitoso, per l'amministrazione comunale e per il sindaco uscente, se decidessero di "prendere il toro per le corna" e dare la soddisfazione ai residenti di quella "disgraziata" via di poter camminare in una strada che sia degna di chiamarsi tale?

Ma, purtroppo, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!

Giampiero Tamburi (Perugia Open City)


Miracolo a Perugia!

di Giampiero Tamburi

Quella nelle foto è una parte di via Jacopone da Todi (il resto è nelle medesime condizioni).

Dalla prima asfaltatura, che risale agli anno '60, a parte i rattoppi per lavori eseguiti, non è stata degna di una più che necessaria messa a nuovo del manto stradale.

Chissà se il nostro amatissimo sindaco Andrea Romizi si metterà una mano sul cuore e farà felice i residenti regalandogli una nuova asfaltatura?

Giampiero Tamburi "Ass. Perugia Open City" (POC)



L'inutile sforzo di denuncia dei cittadini sensibili al problema del degrado urbano.

"Sopra il degrado l'amministrazione campa, sotto il degrado l'amministrazione crepa"

di Giampiero Tamburi

Si potrebbe parafrasare così il noto motto quando si parla del degrado che le amministrazioni comunali lasciano sopra le città che amministrano con la loro scarsa attenzione a questo gravissimo deficit urbano, tutto a svantaggio dei cittadini che amministrano; senza contare la pessima impressione che danno delle loro città nei confronti della tanto desiderata visita turistica.

Io vivo a Perugia e debbo dire, con rammarico, che la città non è esente da questo grave problema e neanche da un'amministrazione che vive, come dicevo in premessa, "Sopra il degrado l'amministrazione campa…".

Detto questo, tengo a precisare che queste mie considerazioni non sono solo, qui rivolte, ai problemi di degrado particolari che angustiano i cittadini di Perugia (tanto per citarne qualcuno: incuria nella tenuta delle strade e dei suoi marciapiedi, incuria nelle manutenzioni del verde pubblico; specialmente quello dei piccoli spazi. Per parlare poi dell'accattonaggio fuori dai supermercati, ai semafori, ecc) ma di come, inutilmente, qualsiasi cittadino sensibile a queste problematiche della nostra, come di qualsiasi altra città del nostro bel Paese (!), si sforzi di sensibilizzare le proprie amministrazioni, attraverso la stampa locale per indurre la propria maggioranza politica ad agire sanando i relativi problemi.

Il degrado urbano, qualunque esso sia, è, senza nessuno sforzo per percepirlo, sotto gli occhi di tutti i residenti e non ma, per il cittadino consapevole l'unico strumento possibile per cercare di intervenire è, e resterà sempre, la denuncia nella stampa locale!

In altre parole, l'unico strumento di confronto del cittadino per denunciare il degrado della propria città alla politica si maggioranza che governa, è solamente la possibilità di farsi sentire attraverso la stampa che, come è facile intuire, qualche volta e se ne capisce la necessità, addolcisce la pillola per non perdere certi equilibri acquisiti tra loro e la politica.

Per concludere, tra le altre considerazioni che si potrebbero fare riguardo al degrado urbano, c'è da dire che la responsabilità del degrado che angustia le città, è in misura ugualmente attribuibile tanto a certi scorretti comportamenti dei residenti quanto all'inefficienza dell'amministrazione.

Ma quello che si riesce a comprendere male è come la politica sia sorda alle numerose denunce.

Meglio ancora: perché non interviene di propria iniziativa ogni volta che sia necessario farlo?

Giampiero Tamburi coordinatore "Perugia Open City" (POC)


PERUGIA, L'EX SEDE DELLA TELECOM NON SMETTE MAI DI FAR PARLARE DI SE.

di Giampiero Tamburi

Come una bellissima attrice, costantemente nella cresta dell'onda, l'ex sede della Telecom di via Jacopone da Todi (zona Pallotta) non smette mai di far parlare di se.

A dire il vero c'è una sostanziale differenza tra una bella attrice e la ex sede di cui si sta parlando: l'attrice è un piacere a vederla mentre l'abbandono di quello stabile è un offesa alla dignità di chi abita in quella zona!

Mi verrebbe da pensare che il quartiere della Pallotta, viste anche altre numerose lamentele dei cittadini, sia volutamente, dalla nostra amministrazione comunale, totalmente lasciato da una parte.

Lo dimostrano le mancate manutenzioni degli spazi del verde che insistono nel quartiere; le strade che sono ridotte in condizione non pessime ma disastrose; la pulizia delle medesime strade non effettuata con scadenza regolare per cui quando piove, come in questo periodo dell'anno, le fognature si intasano causando allagamenti pericolosissimi, ed altre situazioni lasciate nel degrado più assoluto come, non per ultima, la pericolosissima staccionata di via Machiavelli, la quale è ridotta un un unitile ammasso di legno marcio, con la possibilità di leggere sui giornali, un giorno o l'altro, che qualche cittadino è precipitato da quel muro alto più di 5 metri.

Ma il brutto è che da tutto questo degrado i residenti non ne possono venire fuori: come condannati all'ergastolo non hanno speranza di vederselo togliere di torno per una ragione molto semplice: l'Amministrazione comunale non ha orecchi aperti per ascoltare le giuste proteste onde prestare le dovute attenzioni.

È un serpente che si morde la coda per cui non ci resta che ripetere sempre lo stesso mantra: signor sindaco, ci pensi sopra e ci faccia sapere!

Giampiero Tamburi "Perugia Open City" (POC)


LE PIANTE SEMAFORO DI PERUGIA!

di Giampiero Tamburi

"Sanare i piccoli problemi significa creare solide fondamenta alla realizzazione delle grandi opere!"

Sarà forse per il cambiamento climatico che incombe facendo effetto anche sulle piante e per tale ragione la natura si prepara ad una nuova era geologica. Può, d'altro canto, essere effetto della siccità che quest'anno ci ha colpito o qualche altro fattore che ancora la scienza non riesce a spiegare ma che sta inequivocabilmente sotto i nostri occhi. Tutto è possibile! Sta di fatto che i cespugli di una pianta sconosciuta, in piena città, hanno fiorito non un fiore usuale ma, udite udite, un semaforo e un cartello stradale!

Non che sia un fatto raro in città in quanto se ne trovano parecchi di questi strani fiori ma, per la cronaca, chi volesse ammirare questa meraviglia può osservarla in fondo a via dei Filosofi (traversa via della Pallotta).

A proposito! Quasi mi dimenticavo di rivolgermi al signor sindaco facendo appello al suo buon senso amministrativo pregandolo di intervenire quanto prima a risolvere questo mistero botanico perché la buona amministrazione della città si vede soprattutto dalla tempestività di come si interviene a risolvere i piccoli problemi di degrado e di incuria.

Signor sindaco, ci pensi un attimo e ci faccia sapere!


UN ESEMPIO DI CATTIVA AMMINISTRAZIONE.

di Giampiero Tamburi

Oltre a ciò è anche un esempio di scarsa lungimiranza economica nell'affrontare i problemi della città.

Queste foto sono state scattate nel parcheggio antistante il cimitero di Pieve di Campo (Ponte San Giovanni).

Come avrà notato, chi è attento a certe problematiche, non solo i residenti ma anche tutti i cittadini che lì hanno un caro parente o amico, più di una volta si sono lamentati del suo precario stato. È da molto tempo che, quasi ad intervalli regolari, si chiede la messa, dello stesso, in condizioni da poterlo utilizzare nel migliore dei modi; ed il Comune che fa? Non fa altro che spalmare un poco di bitume che, naturalmente, un regge per molto tempo nelle enormi buche che regolarmente si riformano sempre più ampie e pericolose di prima.

Ora la domanda che viene spontanea da fare alla nostri illuminati amministratori è questa:

Cari amministratori, avete mai pensato che ci sarebbe un notevole risparmio di tempo e di danaro se invece di intervenire, con scarsissimi risultai, con quei miseri riempimenti di bitume nelle enormi buche che rispuntano più voluminose, come fossero funghi, venisse messa in opera, ex novo, una bella bitumatura che durerebbe molto più tempo costando, in definitiva, molto meno in quel necessario parcheggio?

Signor sindaco, ci pensi su un attimino e ci faccia sapere!

Giampiero Tamburi (Coordinatore "Perugia Open City")



I PICCOLI PROBLEMI DI PERUGIA

di Giampiero Tamburi

"Sanare i piccoli problemi significa creare solide fondamenta alla realizzazione delle grandi opere!".

Queste foto sono un piccolo esempio di ciò che vogliamo significare quando affermiamo che sono le rimozioni dei piccoli problemi di una città che determinano il lavoro corretto di una amministrazione comunale.

Sanare le situazioni di incuria e degrado, come quelle evidenziate in questa pagina, fanno più presa e sono portatrici di maggior benessere nei cittadini che l'attenzione a grandi opere che, seppur necessarie al progresso della stessa città, rivestono meno importanza nei medesimi.

A Perugia è sintomatica la poca attenzione a questi tantissimi piccoli spazi del verde pubblico, trattati come "figli di un dio minore" ed accuditi se sovvengono alla memoria degli stessi amministratori e se, eziandio, rimangono fondi necessari allo scopo. Scopo che sembra, a chi amministra la città, di una necessità talmente insignificante, considerata come una perdita di tempo e di danaro!

Giampiero Tamburi (Coordinatore Perugia Open City)